Lanificio di Stia (AR)

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Il fortunato ritrovamento, da parte di chi scrive, in un archivio familiare fiorentino di un
consistente nucleo di carte personali di Paolo Lorenzini (1829 – 17 novembre 1891), fratello
del più noto Carlo Lorenzini "Collodi" - il primo per quasi tutta la vita impiegato alla
Manifattura Ginori di Doccia (Sesto Fiorentino), con per quasi trenta anni ruoli dirigenziali di
alto livello - carte comprese tra gli anni Cinquanta e Settanta dell’Ottocento e del tutto
sconosciute e mai studiate, ci permette di fare luce per quelle più remote da un lato sugli
esordi professionali del Lorenzini, prima dell'impegno a tempo pieno nella Manifattura
Ginori, dal 1853, o comunque nelle fasi iniziali; dall'altro, perché si tratta di documenti
contabili ed economici riguardanti il Lanificio di Stia, in Casentino, in provincia di Arezzo, di
chiarire alcuni aspetti rilevanti - finanziatori, soci, modelli della gestione, clienti e fornitori -
dell'azienda, aspetti sino ad ora non indagati: la presenza del Lorenzini al Lanificio era sino al
rinvenimento di questi documenti del tutto ignota, figura che introduce oltretutto nella
fabbrica di Stia modelli di gestione innovativi, da lui studiati in modo originale e qui
sperimentati - prima di mettere mano a una revisione contabile e tecnica della Manifattura
di Doccia per gli anni successivi – il “Progetto di riforma per la Scrittura dell’Amministrazione
della Società anonima del Lanificio di Stia”, presente nell’archivio in alcune versioni in
progress.