Dalla mezzadria alle società per azioni: la trasformazione dell’aristocrazia

Il tema evidenzierà come nel mondo dell’aristocrazia fiorentina e toscana si appalesino già dagli anni 30-40 del XIX secolo interessi e una mentalità più aperte agli investimenti extra-agricoli. Si tratta di posizioni ancora minoritarie, alla ricerca di legittimazione. Ma il fatto che anche esponenti di spicco delle classi dirigenti regionali si dichiarino disponibili verso questo genere di attività, nelle quali il rischio economico è molto più elevato, mostra come qualche cosa si stia cominciando a muovere.

Coordinatore: Luciano Segreto, Università di Firenze

Ricerche di: Angelo Caleca

Sede dell’incontro: Accademia dei Georgofili

mezzadriaIl dibattito su alcune iniziative, come ad esempio la costituzione delle Società Industriale e finanziaria (poi bloccata dal Granduca) chiarisce che la realtà toscana non è immune da certi processi e che stanno interessando l’intera società europea o almeno quella più aperta ed avanzata (dalla Francia al Belgio, all’Olanda, ecc.). Si tratta di un movimento molto profondo di passaggio dagli investimenti immobiliari agli investimenti mobiliari. La rapidità e l’ampiezza di questo fenomeno è diversa nelle varie realtà nazionali, ma la tendenza appare evidente.

Il processo di unificazione nazionale accelererà molte di queste dinamiche e ne farà emergere anche altre. Tuttavia, per poterle apprezzare nella loro interezza è necessario ampliare leggermente la prospettiva temporale del lavoro, anche perché la complessità di questa trasformazione, solo iniziale e non certo completata in poco tempo, porterà in promo piano anche resistenze sociali e culturali molto forti. Come ogni fase di transizione, il passaggio non può essere indolore.

Il momento simbolicamente più pregnante di questa fase di transizione si manifesterà con la costituzione della Società per le Strade Ferrate Meridionali, che per anni resterà la più grande società per azioni italiana e che sarà presieduta da Pietro Bastogi, l’uomo che sarà capace di fare dialogare interessi economici diversi nella prospettiva della prima grande operazione economico-finanziaria, insieme con la definizione dei termini del debito pubblico ereditato dagli stati preunitari, del Regno d’Italia.

La ricerca cercherà però anche di portare alla luce anche altre iniziative degli stessi anni, capaci di mettere in evidenza il nuovo dinamismo delle élites economico-sociali e politiche della regione ed in particolare del suo capoluogo. Le fonti presenti all’Archivio di Stato, alla Banca d’Italia e nell’Archivio notarile dovrebbero permettere di costruire una sorta di anagrafe delle società di capitale e delle per azioni costituite nel corso del primo decennio post-unitario a Firenze. Da un sondaggio del genere si potranno costruire percorsi basati sulle analisi di network economico-sociali e amicali tra le classi dirigenti vecchie e nuove della realtà fiorentina dell’epoca .

Fonti archivistiche:

Archivio di Stato di Firenze

(Segreteria di Finanza, Capirotti Finanza, Regia Consulta, Acquisti e doni, Segreteria di Gabinetto)

Archivio Storico della città di Firenze

(Deliberazioni Magistrali e del Consiglio, Repertori degli affari generali in Comunità di Firenze (1782-1865), Comune di Firenze – periodo successivo all’unità nazionale)

Archivio della Banca d’Italia (sede di Firenze)

Archivio della Cassa di Risparmio di Firenze

(Verbali del Consiglio d’amministrazione, Carteggio della Direzione generale)

Archivio Notarile

(Atti costitutivi di società presso i principali notai della Firenze capitale)

Accademia dei Georgofili

(Giornale Agrario)

Carteggi

(Cosimo Ridolfi-GiovanPietro Vieusseux, Raffaello Lambruschini, Gino Capponi)

Molti di questi carteggi sono riprodotti in pubblicazioni edite dal 1994 in avanti dalla «Fondazione Spadolini Nuova Antologia» con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze

 

Bibliografia essenziale:      

Agricoltura come manifattura. Istruzione agraria, professionalizzazione e sviluppo agricolo nell’Ottocento Firenze, 1986

  1. Barletti e I. Napoli, La Cassa di Risparmio di Firenze nel XIX secolo. Ricognizione delle fonti archivistiche e bibliografiche, Firenze, 2007
  2. Biagianti, Sviluppo industriale e lotte sociali nel Valdarno superiore (1860-1922), Firenze, 1984
  3. Biagioli, Il modello del proprietario imprenditore nella Toscana dell’Ottocento: Bettino Ricasoli

Il patrimonio, le fattorie, Firenze, 1992

  1. Capodaglio, Storia di un investimento di capitale: la Società italiana per le strade ferrate meridionali (1862 – 1937), Milano, 1939
  2. Casalini, Servitù, nobili e borghesi nella Firenze dell’Ottocento, Firenze, 1986

Gino Capponi. Storia e progresso nell’Italia dell’Ottocento, Convegno di studio (Firenze, 21-23 gennaio 1993), A cura di P. Bagnoli, Firenze, 1994,

Cassa di Risparmio di Firenze, Le opere e i giorni. Vicende Storiche, lavoro quotidiano di una banca nel suo territorio, a cura di E. Barletti, Firenze, 1999.

La Cassa di Risparmio di Firenze. Breve compendio di una lunga storia, A cura di M. Magini, Firenze, 1992

T.Kroll, La rivolta del patriziato. Il liberalismo della nobiltà nella Toscana del Risorgimento, Firenze, 1993

  1. Martini-Bernardi, La Cassa Centrale di Risparmi e Depositi di Firenze e sue affigliate dall’anno della sua fondazione a tutto il 1889, Firenze, 1890.
  2. Napoli, Industria toscana nel XIX secolo. Guida alle fonti, Firenze, 2005
  3. Nocentini, L’immagine del Granducato negli Stati preunitari. Il liberismo toscano e le sue implicazioni, vol. 1, Regno delle Due Sicilie, Stato della Chiesa, Ducato di Lucca, Firenze, 2009
  4. Nocentini, L’immagine del Granducato negli Stati preunitari. Il liberismo toscano e le sue implicazioni, vol. 2, Ducato di Modena, Ducato di Parma e Piacenza, Lombardo-Veneto, Regno di Sardegna, Firenze, 2010
  5. Passerin d’Entrèves, La Società italiana per le strade ferrate meridionali nell’opera dei suoi presidenti (1861 – 1944), Bologna, Zanichelli, 1962
  6. Pavanelli, Dalla carità al credito: la Cassa di risparmio di Firenze dalle origini alla prima guerra mondiale, Torino, 1991
  7. Polsi, Alle origini del capitalismo italiano. Stato, banche e banchieri dopo l’Unità, Torino 1993
  8. Sestan, La Firenze di Vieusseux e di Capponi, Firenze, 1986
  9. Volpi, Banchieri e mercato finanziario in Toscana (1801-1860), Firenze, 1994

G. Zaccherelli, La Cassa di risparmio di Firenze dalla fondazione ad oggi, 1829-1929, Firenze, 1929